Come nasce il vetro di Murano
il vetro di Murano si ottiene per fusione in un forno ad alta temperatura ( 1200 °C ) di una miscela omogenea composta principalmente da sabbia di Silice e minerali naturali detti materie prime, mescolati in opportune proporzioni al peso con altri componenti naturali. Le aggiunte delle materie prime sono calcolate in base al peso, facendo riferimento a 100 Kg di sabbia.Tutti i componenti sono in polvere e le dimensioni dei grani hanno una grande importanza per la riuscita della fusione, la sabbia di Silice, la materia principale è la più delicata da questo punto di vista, grani troppo grossi non riuscirebbero a fondere; grani troppo fini si possono impaccare e, non miscelandosi omogeneamente con le altre materie prime, risulterebbero anch'essi infusibili. L'omogeneità della miscela è importantissima e, per favorirla, oltre alla dimensione dei grani delle singole materie prime è fondamentale la buona qualità della miscelazione e l'aggiunta di piccole quantità di acqua (2-4%) che impedisce la separazione tra le fasi, creando questa Massa di vetro ( Cotizzo ) che poi servirà al Maestro vetraio per lavorarla creando : Vasi, Bicchieri, Murrine, Perle....
Fondenti
Servono per abbassare la temperatura di fusione del Vetro di Murano e del quarzo (circa 1400 °C) si aggiunge un fondente, generalmente l'ossido di sodio, attualmente nella produzione attuale esso viene aggiunto sottoforma di carbonato (soda) o nitrato. Qualunque sia la sua origine, naturale o artificiale, la soda, a circa 800°, si decompone in anidride carbonica (gas) ed ossido di sodio. Quest'ultimo ha la capacità di reagire, allo stato solido, con la silice trasformando il quarzo in silicati di sodio, fondendo a più bassa temperatura e mantenendo la temperatura costante della massa di Vetro.
Conteria
La parola Conteria indica una perlina tondeggiante di pasta vitrea di diversi colori, usata per formare eleganti fili di collane e tipici fiori di Venezia o per il ricamo su tessuto, le perle per la Conteria vengono ricavate da canne di vetro, piene o forate, che un tempo venivano allungate a mano dai maestri vetrai, queste piccolo perle vengono infilate, pazientemente, una a una su dei fili creando collane e torchon di vari colori e grandezze.
Lavorazione della Perla in Foglia oro e Argento
L'uso della foglia d'oro e argento nelle fornaci di Murano, divenne abbastanza comune a Venezia a partire dal XV secolo. Oggi è usata ovunque, i fogli quadrati, impalpabili, di sottilissima foglia d'oro o d'argento vengono disposti, ordinatamente su un piano metallico e il Maestro vetraio vi rotola sopra il vetro incandescente massiccio o soffiato così da far aderire la foglia o più foglie intorno alla parete esterna, dilatando la perla o il manufatto con la soffiatura, la foglia d'oro o d'argento si spezza, disordinatamente in una sorta di mosaico dando l'effetto dell'oro rotto, dopo questo procedimento la superficie viene rivestita con un ulteriore strato di vetro trasparente, la foglia d'argento / oro, se non rivestita rapidamente tende a bruciare e si imbrunisce diventando di un colore scuro . ( Video lavorazione )
Forno per la lavorazione del vetro
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